Hai mai notato come la disposizione dei mobili possa aumentare senza volerlo le spese energetiche?

Hai mai notato come la disposizione dei mobili possa aumentare senza volerlo le spese energetiche?

Franco Vallesi

Dicembre 21, 2025

Spesso capita di non notare quanto la posizione dei mobili possa davvero cambiare il consumo energetico in casa. Dai divani agli armadi, fino alle tende: messi nel posto sbagliato, bloccano il corretto flusso di calore o aria fresca, e alla fine la bolletta si alza senza che si capisca il motivo. Soprattutto in molte abitazioni italiane, dove le spese per l’energia pesano sempre di più. Ecco che allora, sistemare bene gli spazi può cambiare parecchio.

Il problema principale? Lo spazio non usato al meglio: quando l’aria non circola bene, il calore o il fresco non arrivano dove dovrebbero. Pensate alle case di città, spesso strette e con mobili massicci troppo vicini ai termosifoni o ai condizionatori: questi impediscono agli impianti di funzionare come si deve. Astratto? Mica tanto: può far salire il consumo energetico anche del 30%. Una percentuale bella alta, che tante famiglie – giusto per dire – non considerano fino in fondo, ma che si vede chiaramente in bolletta.

Non solo spreco energetico, ma pure sbalzi di temperatura da una stanza all’altra. Succede che, per riscaldare i punti più freddi o umidi, si alzi il riscaldamento in tutta la casa. Un classico in inverno, specie nelle città dove il clima è più rigido: consumi maggiori persino quando gli impianti sono di qualità o usati correttamente. Curioso, vero? Eppure succede, e fa lievitare la spesa mensile – e nessuno dice nulla.

Come la posizione dei mobili incide sul consumo energetico

Posizionare i mobili senza pensarci troppo può trasformarsi in un vero spreco. Divani e poltrone davanti ai termosifoni fanno da barriera al calore, che resta intrappolato e non riscalda come dovrebbe. I tecnici del settore lo dicono spesso: è uno dei motivi più comuni degli aumenti in bolletta, roba che non si vede ma che si paga.

Hai mai notato come la disposizione dei mobili possa aumentare senza volerlo le spese energetiche?
Mobili e illuminazione naturale si combinano in una camera moderna. Una sedia isolata sotto la luce solare suggerisce un ambiente accogliente. – databaseimmobiliareitaliano.it

Nei classici appartamenti italiani, specie quelli più datati, tende spesse o mobili incastrati accanto ai radiatori bloccano la diffusione del calore. Il risultato? Un “conflitto” tra l’ambiente e l’impianto, che deve fare più fatica per riscaldare. Diversi studi in questi anni segnalano consumi più alti del 25-30% quando il termosifone non è libero e ben aerato. Il dato si nota soprattutto col freddo, inutile negarlo.

Un altro dettaglio spesso ignorato riguarda la ventilazione naturale. Arredamenti troppo compatti o pesanti bloccano l’aria, costringendo a usare più condizionatori o purificatori. Chi abita in città sa cosa vuol dire: aria stagnante, qualità dell’aria peggiorata e bollette che aumentano. Un problema insidioso e sottovalutato, ma vero.

L’impatto reale di mobili posizionati in modo errato e come evitarlo

Un esempio classico? Mobili o panni stesi davanti ai termosifoni: un vero muro per il calore. Il sistema ne risente, deve lavorare di più e più a lungo per raggiungere la temperatura. Studi affidabili riferiscono aumenti di consumo che in certi casi possono triplicare rispetto a quando i radiatori sono liberi. Un’intuizione che molti sottovalutano, eppure incide sulla spesa, eccome.

Oltre alla disposizione, da tenere d’occhio è anche la manutenzione degli impianti di riscaldamento. Filtri intasati o guarnizioni vecchie riducono l’efficienza: energia in più, spesa in più. Perciò ogni tanto aprire e controllare il sistema aiuta, insieme a una buona sistemazione dei mobili – non si scherza.

Mantenere in casa una temperatura che non superi i 20 gradi e usare valvole termostatiche sono strategie semplici ma che fanno la differenza. Poi, evitare di mettere sedie o poltrone vicino a porte o finestre – specialmente se i serramenti sono datati – aiuta a limitare la dispersione di calore. Piccoli accorgimenti che si traducono in soldi risparmiati, pure se non ci pensiamo sempre.

Come arredare per migliorare comfort e ridurre i costi energetici

Ora, l’organizzazione degli spazi interni pesa parecchio sull’efficienza energetica complessiva. Ambienti ordinati, con tanta luce naturale e possibilità di arieggiare bene, richiedono meno luci artificiali e meno apparecchi elettronici accesi: risparmio reale. Nei centri urbani, questo si nota soprattutto alla luce del giorno, perché la luce solare non manca mai, almeno nei mesi meno nuvolosi.

Mettere una scrivania o un’area studio vicino alla finestra aiuta lo studio o il lavoro e limita l’uso di lampadine. Arredare con mobili ben distribuiti poi evita problemi di umidità o muffa – insomma, cose che portano a usare deumidificatori o purificatori, elettrodomestici notoriamente “assetati” di energia e che pesano parecchio sulle bollette.

Tende leggere, ad esempio, facilitano il passaggio del calore in inverno, riducendo le dispersioni. Anche tappeti e tessuti isolanti giocano un ruolo: mantenere la temperatura più stabile migliora sia comfort che aria interna. Piccoli dettagli, ma che alla fine risparmiano davvero tempo e denaro, mentre l’ambiente diventa più sano e accogliente.

Non scordiamo gli elettrodomestici: lasciarli in standby o non staccare i caricabatterie significa consumi “fantasma” che pesano senza darci segnali evidenti. Gestire bene le prese, spegnere gli apparecchi dalla presa e scegliere modelli a basso consumo fa la differenza: un’abitudine semplice, eppure in tante case è ancora trascurata.

Negli ultimi tempi – e anche dalle parti di Milano, per dire – sempre più famiglie si stanno accorgendo di quanto conti sistemare bene gli spazi e controllare i consumi. Niente magie, solo un equilibrio tra funzionalità ed estetica che alla fine aiuta in bolletta e rende la qualità della vita molto più piacevole.

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