Molte case rischiano incendi seri: mettere la multipresa nel punto sbagliato aumenta il pericolo

Molte case rischiano incendi seri: mettere la multipresa nel punto sbagliato aumenta il pericolo

Franco Vallesi

Dicembre 22, 2025

Ormai è raro trovare una casa italiana senza almeno una multipresa domestica. Lampade, elettrodomestici, dispositivi elettronici… tutto passa da lì. Sembra comodo, vero? Ma non basta semplicemente collegarla: spesso si dimentica qualcosa di molto importante, cioè dove metterla. E così, l’errore più banale – mettere la multipresa nel posto sbagliato – può effettivamente portare a problemi seri, come incendi o cortocircuiti. Lo spostare o posizionare male questo accessorio è un problema che molti sottovalutano: eppure, cambiare un dettaglio così semplice fa la differenza non solo per la sicurezza, ma anche per la durata della multipresa stessa.

Dove mettere la multipresa per evitare rischi evidenti

Quando si parla di sicurezza domestica, la posizione della multipresa non va vista come un dettaglio da secondi piani. Dietro i mobili, dietro tende… ok, sembrano soluzioni discrete se l’obiettivo è nasconderla, ma il vero problema è la mancanza di aria che circola. Senza ventilazione, il calore generato dagli apparecchi collegati fatica a disperdersi. Cosa succede allora? I fili e i collegamenti rischiano di surriscaldarsi, e la polvere – presenza fissa di ogni abitazione – peggiora le cose. In uno spazio chiuso, con poca aria, aumentano scintille e cortocircuiti.

Molte case rischiano incendi seri: mettere la multipresa nel punto sbagliato aumenta il pericolo
Dettaglio di spina elettrica e presa con scariche di corrente: un cortocircuito è sempre in agguato, attenzione alle multiprese. – databaseimmobiliareitaliano.it

Evitiamo posti come sotto tappeti o moquette, a contatto con tende o racchiusi in cassetti o spazi stretti. E che dire vicino a fonti di calore, tipo caloriferi? Non va bene. Anche ambienti umidi, come cucina e bagno, meritano attenzione: l’umidità spesso rovina l’isolamento elettrico. Negli appartamenti delle grandi città, dove molto si concentra in poco spazio, la tentazione di “nascondere” la multipresa senza pensarci troppo è tanta – ma i rischi pure.

Il pericolo nascosto accanto alle finestre

Spesso si cerca comodità: posizionare la multipresa vicino alla finestra è pratico, per raggiungerla facilmente, si capisce. Ma si devono considerare tanti pericoli legati al contatto con l’esterno. Anche poche gocce d’acqua, un’infiltrazione a volte invisibile durante una pioggia o per via dell’umidità, possono danneggiare i contatti. Da lì a cortocircuiti il passo è breve. E poi la luce solare diretta: il sole non fa sconti ai materiali plastici – li “stressa” con microespansioni e contrazioni continue.

Danni spesso nascosti, non visibili a occhio nudo: un problema serio. Questi difetti diminuiscono pian piano la funzionalità delle protezioni elettriche, però senza che servano carichi pesanti per provocare guasti. Anche un uso normale – apparentemente innocuo – può far scattare incidenti senza avvisaglie. Nel Nord Italia, per esempio, dove il clima cambia spesso, controllare lo stato dell’impianto regolarmente è utile: fenomeno comune nelle città e negli edifici più esposti.

Come scegliere e usare correttamente la multipresa in casa

Alla base di tutto, c’è la scelta: una multipresa priva di certificazioni affidabili è un rischio, dicono gli esperti. Come riconoscere un modello valido? Il marchio CE o IMQ sono garanzie che certificano norme di sicurezza rispettate. Ma comprare bene basta? No: anche se il prodotto è di qualità, se poi la si installa male o si usa senza attenzione, i problemi restano. Un consiglio che non si ripete mai abbastanza: mantenere almeno 10 centimetri liberi intorno alla multipresa, così il calore trova il suo sfogo naturale senza impatti negativi. Vietato collegare multiprese a cascata, un’abitudine che aumenta i rischi, come surriscaldamento e perfino la fusione dei cavi.

Quando la multipresa resta inutilizzata per tantissimo tempo, scollegarla riduce consumi inutili e previene guasti improvvisi. Ultima cosa: spine, cavi e prese devono essere ispezionati spesso, il deterioramento dell’isolante non è roba da prendere alla leggera. Chi vive in città affollate – dai palazzi vecchi alle abitazioni più moderne – spesso se ne dimentica finché non è troppo tardi.

I costi? Non sono roba da poco. Le assicurazioni italiane riportano ogni anno spese molto alte, superano diverse decine di milioni di euro, per riparazioni e danni causati da cortocircuiti dovuti a installazioni sbagliate. Per molte famiglie, sarebbe una spesa evitabile con pochi accorgimenti quotidiani: tipo staccare la multipresa prima di pulire o tenerla lontana da zone umide, piccoli gesti che fanno la differenza sul lungo periodo.

Poi c’è la questione delle protezioni. Optare per modelli con interruttori magnetotermici integrati o con protezioni contro le sovratensioni è una scelta responsabile, un investimento che ripaga in sicurezza e aiuta a tenere in forma l’impianto elettrico domestico, soprattutto anni dopo l’installazione.

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