Perché è dannoso combinare i due trattamenti più efficaci per la cura della pelle in inverno

Perché è dannoso combinare i due trattamenti più efficaci per la cura della pelle in inverno

Franco Vallesi

Dicembre 25, 2025

Con l’arrivo della stagione fredda, capita spesso di notare un’impennata nelle problematiche di pelle secca e sensibile. Molti utenti fanno affidamento su cosmetici dai principi molto forti, spesso combinandoli maldestramente, spinti dai tutorial e tendenze online del momento. Però queste strategie – usate senza conoscenza vera – portano spesso a reazioni indesiderate. Non è un caso che, negli ultimi tempi, gli specialisti segnalino un aumento di irritazioni cutanee invernali proprio per l’uso improprio o per incroci sbagliati di prodotti skincare.

Chi segue routine complicate senza un supporto esperto rischia di mettere in crisi la salute della pelle. A chi vive in città – e magari lo nota ogni giorno – la situazione peggiora, aggravata dall’inquinamento e dalle combinazioni di ingredienti incompatibili. Non tutti i prodotti “attivi” si possono mixare senza problemi: la scarsa consapevolezza su questo punto è, senza dubbio, un rischio reale, ormai documentato da dermatologi.

Il contrasto tra retinolo e vitamina C e il modo giusto per usarli

Un tema di cui si parla spesso riguarda l’interazione tra retinolo e vitamina C, due ingredienti molto apprezzati per i loro benefici. Il retinolo, derivato della vitamina A, stimola il ricambio cellulare e aiuta a ridurre le rughe, mentre la vitamina C agisce come antiossidante potente e regala luminosità alla pelle. Ma usarli insieme? Spesso si rischia di vanificare il loro effetto.

Perché è dannoso combinare i due trattamenti più efficaci per la cura della pelle in inverno
Chiusura invernale: una donna idrata le mani con un balsamo per affrontare la secchezza cutanea della stagione fredda. – databaseimmobiliareitaliano.it

Il motivo: l’ambiente acido che serve alla vitamina C cambia la struttura del retinolo, causando un’ossidazione precoce. Studi mostrano come questo gioco al massacro riduca il potere del retinolo fino quasi alla metà. In più, la combinazione può provocare irritazioni, come arrossamenti o desquamazioni, un problema che le community online, dedicate alla skincare, conoscono bene.

Perciò, il modo migliore è alternarli: la vitamina C va usata la mattina, abbinata a un filtro solare con SPF 30 o più, se si vuole evitare danni dal sole. Il retinolo invece si applica alla sera, preferibilmente con una crema idratante e lenitiva – un passaggio che non va mai saltato. Così si tutela la barriera cutanea e si mantiene l’efficacia, cosa che conta parecchio d’inverno o in situazioni urbane difficili.

Combinazioni problematiche e il boom degli errori nei mix cosmetici

I numeri sulle reazioni negative da cosmetici raccontano di un aumento netto delle irritazioni dovute a miscugli sbagliati di principi attivi. Le dermatiti da contatto sono cresciute, soprattutto tra donne tra i 25 e i 40 anni – spesso incuriosite da routine multi-step con tanti prodotti diversi. Un fenomeno legato alla passione crescente per skincare articolate, specie quelle ispirate alle regole coreane.

Per cercare di mettere ordine, si stanno valutando modi più chiari per segnalare incompatibilità sulle etichette cosmetiche. Alcuni produttori hanno iniziato a proporre tabelle di compatibilità, utili per orientare chi compra. Ma non è solo la coppia retinolo-vitamina C a creare problemi. Altri abbinamenti “vietati” sono da segnalare: per esempio, niacinamide con acido glicolico – differenze di pH che possono irritare – o peptidi con AHA/BHA, che rischiano di annullare l’effetto dei peptidi. Senza dimenticare il binomio perossido di benzoile e retinolo, che tende a seccare troppo la pelle, spesso sostituito con niacinamide, più delicata.

Dietro tutto ciò c’è un mercato in espansione, dove aziende e consumatori sono attratti da routine sempre più complesse. Il risultato? Spesso la pelle si “stanca” di troppi passaggi quotidiani. Gli esperti dicono che superare tre o quattro prodotti efficaci non serve a nulla, anzi rischia solo di indebolire la protezione naturale della pelle, soprattutto d’inverno, quando fa freddo e l’aria di casa è secca.

Cosa fare quando la pelle reagisce male a un nuovo prodotto

Appena si manifestano irritazioni, arrossamenti o fastidi dopo aver cambiato cosmetici, serve fermare subito l’uso di tutti gli attivi per almeno una settimana. Meglio scegliere prodotti lenitivi con pantenolo o ceramidi, che aiutano la pelle a recuperare e a rinforzare la barriera protettiva.

Un dato da non trascurare è che i sintomi possono arrivare con un certo ritardo o durare anche molte settimane. È utile allora annotare con cura cosa si usa e come reagisce la pelle. Tenere un diario è un buon alleato, soprattutto se si deve consultare il medico o il farmacista. Ignorare i segnali può far peggiorare la situazione – ecco perché servono informazioni chiare, non promesse miracolose.

Scegliere con cura i prodotti e applicarli nel modo giusto resta il segreto per una skincare sicura, che funzioni davvero, soprattutto in un mondo dove la cura della pelle diventa sempre più complicata e articolata.

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