Nei salotti delle case in città, il problema dello spazio è diventato un tema quotidiano. Spesso, pur avendo i mobili fondamentali, si percepisce un ambiente angusto e un po’ caotico che toglie comodità e libertà di movimento. Ciò si nota soprattutto in abitazioni di metrature contenute, dove una scelta errata di arredi può compromettere seriamente la funzionalità della stanza. Chi abita nei centri urbani densamente popolati lo sa bene, e spesso deve rivedere gli spazi continuamente per mantenere ambiente vivibile senza rinunciare all’eleganza.
Il nodo non è solo la quantità di mobili: quando gli elementi sono troppo grandi o scelti senza oculatezza, il risultato può essere una sensazione soffocante e poco armoniosa. Negli spazi ridotti si finisce per spostare poltrone, divani o tavoli più volte, cercando di evitare l’effetto “tutto stretto”. Capire quali pezzi appesantiscono davvero il salotto è un passaggio quasi obbligato per chi vuole un ambiente ordinato e funzionale.
I mobili che limitano davvero lo spazio
I peggiori “colpevoli” sono quelli ingombranti. Divani molto grandi, o con chaiselongue, per esempio, rappresentano spesso il primo limite in stanze di misura contenuta. Questi modelli, diffusissimi in spazi generosi, diventano veri ostacoli in ambienti più piccoli: riducono gli spazi di passaggio e portano a rinunciare a tavolini o poltrone extra. I disagi si fanno sentire nella vita di tutti i giorni.

Insieme ai divani, i tavoli fissi e voluminosi e le sedie pesanti sono un altro grattacapo frequente. In spazi più angusti, prediligere tavoli allungabili, pieghevoli o a consolle cambia parecchio la storia, perché si hanno più possibilità di usare lo spazio in modo modulare. Le sedute leggere, che si spostano o impilano con facilità, aumentano la libertà di movimento: dettaglio spesso trascurato quando si arreda.
Un altro capitolo riguarda le credenze e le pareti attrezzate massicce e poco flessibili. Necessarie per riporre, certo, ma occupano intere pareti e interrompono la prospettiva, creando un effetto visivo “schiacciato”. Questo limita la percezione dell’ampiezza e rende il salotto meno leggibile, specie in appartamenti piccoli o medi che vediamo spesso nel Nord Italia.
Le scelte che complicano la progettazione degli interni
Parlando di interior design, il punto è sempre la carenza di un’analisi attenta della funzionalità dello spazio. L’errore comune? Riempire tutto, senza giudizio. Il risultato: ambienti più piccoli, visivamente confusi e meno piacevoli. Nelle case italiane, dove la superficie a disposizione è quasi sempre limitata, si dovrebbe puntare a soluzioni più calibrate.
Pesano molto anche le wall unit grosse, le vetrine profonde o le librerie imponenti: sembrano eleganti, ma rischiano di dominare il salotto e di soffocare la luce naturale. Chi vive in città – diciamo dalle parti di Milano o Roma – spesso sottovaluta quanto conti un buon bilanciamento tra estetica e dimensione, elemento cruciale per mantenere un locale vivibile e luminoso, specie oggi.
Poi c’è la disposizione: mettere tutti i mobili lungo i muri sembra una scorciatoia per liberare il centro, ma può dare l’impressione di ambienti monotoni e compressi. Piuttosto, alternare arredi di altezze diverse e lasciare spazi “vuoti” tra gli elementi crea una sensazione più dinamica e aperta. Un trucco consigliato dagli esperti per migliorare comfort e fruibilità, e guai a dimenticarlo.
Mobili da evitare e alternative possibili
Chi vuole evitare la fastidiosa sensazione di strozzatura in soggiorno deve dire addio ai divani troppo grandi o ad angolo. La soluzione? Modelli pratici, modulari, compatti e versatili che si adattano senza rinunciare al relax. Divani contenitori o trasformabili sono esempi di scelte intelligenti per recuperare spazio senza sacrificare il comfort.
I tavoli ingombranti fissi? Meglio sostituirli con quelli più leggeri: pieghevoli o consolle allungabili, da usare solo se serve. Anche le sedie possono diventare meno impegnative. Sceglierne di leggere, pieghevoli o impilabili, per esempio, significa poterle mettere via facilmente quando non servono.
Le credenze tradizionali e le pareti attrezzate pesanti oggi trovano valida alternativa in scaffali modulari o mensole regolabili in altezza. Così si sfrutta lo spazio in verticale – e, insomma, non si appesantisce l’ambiente. Per sedute extra? Pouf o poltroncine leggere facilitano lo spostamento e fanno anche da appoggio occasionale: praticità senza peso.
Nelle città italiane cresce l’attenzione per materiali e colori: superfici chiare e lucide amplificano la luce e la profondità, mentre specchi e vetri moltiplicano la luminosità naturale, un elemento non da poco. Non va dimenticato di lasciare liberi passaggi verso balconi e finestre: la circolazione dell’aria e la qualità di vita migliorano, specialmente in estate.
Un salotto configurato con pochi mobili scelti con cura – leggeri, multifunzione – non solo sembra più ampio, ma funziona meglio. Questa tendenza, sempre più visibile nelle nuove progettazioni italiane, punta a spazi luminosi, aperti e confortevoli senza rinunciare allo stile personale: una sfida bella e complessa, ma ormai indispensabile.
