Nel mezzo dell’Appennino tosco-emiliano, a circa 700 metri di altitudine, si può ammirare un esempio tangibile di recupero architettonico che non tradisce affatto la storia di una vecchia casa colonica dell’Ottocento. Oggi, questa dimora – usata come rifugio per le vacanze – segue la naturale pendenza del terreno, regalando un’oasi di tranquillità dentro la natura di Arezzo. Attorniata da spazi esterni ampi e attrezzati, la casa riceve tanta luce naturale anche in inverno, grazie a un’esposizione studiata su quattro lati e aperture che rispettano la planimetria originale. Il restauro ha puntato a preservare e valorizzare l’architettura rurale tradizionale, con muri in pietra Serena lasciati a vista, soffitti alti sorretti da travi e assito in legno di castagno e un camino centrale restaurato, vero fulcro della zona giorno. Un dettaglio spesso trascurato, ma di peso, è l’impiego di materiali autentici, trattati con cura – per conservare il fascino dell’originale e rimanere fedeli alla tradizione locale.
Chi entra trova un arredamento che mischia mobili vintage scelti con attenzione e tocchi di stile contemporaneo: il risultato? Ambienti caldi, nati per favorire convivialità e relax. Legno, materiali grezzi e finiture naturali si fondono in spazi pensati per restituire quel calore e quella familiarità tipica delle case di campagna. La zona giorno ha un layout open space, senza muri a dividere: il caminetto al centro domina, collegando living, cucina e la zona pranzo accanto. Più che un semplice restauro, questa casa racconta un legame profondo tra territorio e tradizioni dell’Appennino toscano.
La trasformazione dal rudere alla casa abitabile
Casa colonica di fine Ottocento, originariamente, ospitava pure una stalla. Il tempo – e un incendio a metà secolo scorso – hanno lasciato l’edificio in stato di abbandono, con gran parte danneggiata. Il recupero si è concentrato sulle murature in pietra Serena, tenute volutamente a vista per conservare quell’aria rustica che contraddistingue il fabbricato. I solai e i tetti? Rifatti fedelmente secondo i modelli originali, usando travi e assito di castagno trattati per mantenere l’aspetto tradizionale. C’è un’eccezione: i soffitti in cemento armato delle zone bagno, frutto di un ampliamento più recente, lasciati grezzi nella colorazione naturale e protetti con un trattamento antispolvero.

Un tetto a doppia falda è tornato come un tempo, riproducendo fedelmente la forma originaria: così, l’edificio respira ancora l’aroma di casa antica. Un aspetto da notare, che si vede bene soprattutto d’inverno, è la quantità di luce naturale che entrano nei locali, favorita da un’esposizione calcolata e aperture ricollocate alle posizioni originali. Al piano terra, circa 40 metri quadrati di open space accolgono la zona giorno, dominata dal caminetto centrale, punto d’incontro e carattere dell’ambiente. Il piano inferiore – raggiungibile dalla scala interna o da un ingresso secondario – ospita due camere matrimoniali e i bagni, configurando l’area notte. La parte ampliata, parzialmente interrata, accoglie servizi e lavanderia, progettati in uno stile contemporaneo ma che non si scontra con l’anima rurale della casa.
L’interno e gli spazi esterni: continuità e tradizione
Lo spazio esterno continua quasi naturalmente la casa, con un ampio lastrico in pietra di circa 33 metri quadrati che corre lungo un fianco. Al centro, una pergola di 12 metri quadrati, pensata come zona pranzo all’aperto, vivibile tutto l’anno grazie alla struttura in legno che la copre. L’arredo esterno è un mix di pezzi vintage in legno massello e sedie impagliate tipiche della Toscana, arricchite da elementi in ferro battuto ossidato che danno un tono rustico e vero. Un piccolo segnale d’uso quotidiano molto chiaro? Le decorazioni stagionali – come addobbi natalizi e panettoni – presenti in diversi punti: segno di una casa vissuta davvero, mica museo.
Dentro, l’open space bilancia mobili d’epoca, come una vetrinetta in legno con libri e candelabri di design, con dettagli più attuali tipo cuscini e accessori di brand moderni. Il pavimento, in legno massello di castagno posato flottante, garantisce comfort e quella sensazione di calore naturale che si cerca nelle case di campagna. La cucina – illuminata da due lati – dialoga con la tradizione toscana: per esempio, il lavello rustico in graniglia e un piano cottura professionale rivisitato in chiave contemporanea. Il camino originale, ora efficiente grazie a una nuova canna fumaria in acciaio, insieme a una stufa a legna dallo stile classico, dimostra la decisione di mantenere riscaldamento e cottura in perfetta armonia con lo spirito rustico.
Al piano sottostante, la zona notte appare legata indissolubilmente al passato autentico della struttura: pareti intonacate a calce ma volutamente lasciate con irregolarità per rispettare le pietre. Le camere hanno mobili semplici in legno, tessili coordinati e pezzi recuperati, come i comodini ricavati da travi di castagno. Le tende, realizzate con tessuti antichi, completano l’idea di continuità estetica. Nei bagni, invece, il design si aggiorna con finiture in resina cementizia e soffitti in cemento a vista, che però non tradiscono la natura rurale della casa. Insomma, un edificio che parla con il passato e il presente, immerso in un paesaggio che si estende tra Sansepolcro, Pieve Santo Stefano e Badia Tedalda: un vero angolo sospeso dove la natura e i sentieri escursionistici fanno da cornice ideale.
