Trucchi usati dai ladri per bypassare i cani da guardia e agire indisturbati all’interno delle abitazioni

Trucchi usati dai ladri per bypassare i cani da guardia e agire indisturbati all’interno delle abitazioni

Franco Vallesi

Dicembre 31, 2025

Spesso si pensa che avere un cane in casa significhi una difesa naturale contro intrusioni e furti. Ma i malintenzionati non stanno a guardare: hanno imparato a aggirare questo “ostacolo”, trasformando il cane da sentinella a possibile punto debole. Quando il ladro si concentra sulle abitudini e il comportamento del cane, la situazione può complicarsi molto più di quel che si immagina. La sicurezza domestica si scontra così con la capacità dei ladri di interpretare e neutralizzare i segnali dell’animale, un fenomeno non raro in molte città e periferie.

Il cane come falsi amico: il rischio di essere addomesticati dal ladro

C’è chi crede che il cane da guardia sia sempre pronto a difendere la casa. La realtà è un po’ diversa, perché i ladri sanno bene come sfruttare la socialità dei cani. Con movimenti lenti, atteggiamenti rilassati e qualche suono tranquillo – niente di minaccioso – riescono a farsi passare come “amici”. Il cane spesso interpreta così e, invece di reagire, resta calmo o addirittura non si accorge della presenza dell’estraneo.

Trucchi usati dai ladri per bypassare i cani da guardia e agire indisturbati all’interno delle abitazioni
Un cane da guardia vigile, ma un’ombra incombe. I ladri studiano il comportamento degli animali per agire indisturbati. – databaseimmobiliareitaliano.it

Il problema è che questo comportamento – utile nel quotidiano per convivere pacificamente con altri animali e persone – diventa un vantaggio per chi vuole entrare senza farsi vedere. Anche i cani addestrati spesso non si allarmano se chi si avvicina lo fa senza far rumore o in modo gentile. Lo dicono anche gli esperti del settore: affidarsi solo all’istinto del cane può non bastare.

Per rendere la difesa più efficace, conviene insegnare al cane a riconoscere comportamenti sospetti, associandoli a comandi precisi come “avvisa” o “abbaia”. Ma attenzione: un cane troppo eccitato può diventare un problema – e non una sicurezza. Serve un addestramento calibrato, che non trasformi l’animale in un fastidio.

Come i ladri studiano e neutralizzano il cane

Il segreto sta spesso nell’osservazione. I ladri non agiscono d’impulso, bensì monitorano con pazienza i movimenti del cane: quando è in giardino, quando è fuori per la passeggiata, quando si riposa. Saper riconoscere questi momenti fa la differenza, perché permette di scegliere il momento migliore per agire senza essere scoperti.

Dalle parti di Milano o in altre città grandi, chi vive a stretto contatto con animali sa bene che i ladri tengono d’occhio questi schemi di comportamento. Per confonderli, conviene variare gli orari e i percorsi delle uscite con il cane, anche di poco – ecco un trucco semplice ma efficace. Cambiare la routine rende più difficile prevedere quando il cane potrà suonare l’allarme.

Vanno considerati anche gli angoli della casa dove il cane non arriva facilmente: spesso sono i più vulnerabili. Installare un sistema di illuminazione automatica, insieme a sensori perimetrali, aiuta a colmare queste falle. Mettere barriere fisiche o ostacoli è un’altra soluzione, così da evitare che qualche ladro possa muoversi in zone “scoperte”.

L’importanza dell’addestramento e i limiti del cane nella sicurezza domestica

Non tutti i cani sono naturalmente portati a fare i guardiani. Molti si distraggono facilmente o reagiscono con timore a situazioni nuove e minacciose. Questo riduce la loro capacità di dare l’allarme quando serve. Quindi, pensare che la presenza del cane basti a garantire sicurezza è un rischio: spesso è una falsa sensazione.

Un addestramento professionale e mirato può migliorare la capacità del cane di individuare un pericolo e di comportarsi di conseguenza. Corsi specifici insegnano all’animale a diventare più affidabile come “campanello d’allarme” – sempre tenendo conto dei suoi limiti naturali. Il cane resta un compagno fedele, non uno strumento tecnologico, e non bisognerebbe chiedergli più di quel che può dare.

Chi vive in città lo sa bene: per una protezione efficace, conviene integrare l’aiuto degli animali con tecnologie adeguate e buone abitudini quotidiane. Solo un mix di queste strategie, – e non una sola, – può davvero ridurre i rischi e mantenere la casa al sicuro nel tempo.

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